Riflessioni degli alunni
Tutte le riflessioni dei ragazzi sono sono riportate qui sotto e sono state suddivise nei seguenti argomenti:
- le prove
- la fatica e l’impegno
- i direttori e i professori
- i brani che abbiamo studiato
- i compagni che abbiamo conosciuto
- i concerti
- questa esperienza ti è servita? la rifaresti? la consiglieresti ad altri compagni?
- ansia e adrenalina, orgoglio e passione…le nostre emozioni!!!
L’intenzione è stata quella di ottenere una sorta di “sondaggio” lasciando comunque agli studenti la libertà di esprimersi su tutti o solo su alcuni argomenti della traccia proposta.
Si sono finora espressi 28 alunni provenienti dalle scuole di Barlassina, Lazzate , Lentate, Lesmo, Lissone, Bellani Monza, Seregno.
Si tratta di ragazzi di seconda e terza media che hanno partecipato alla sola orchestra sinfonica, alla sola orchestra d’archi, oppure a entrambe.
Strumenti: violino, violoncello, pianoforte, clarinetto, corno, trombone, fisarmonica.
LE PROVE
“il numero delle prove era inferiore a quello che sarebbe servito” (A. – clarinetto – orchestra sinfonica)
“abbiamo fatto pochissime pause in proporzione al tempo che facevamo a suonare, soprattutto per chi faceva sia l’orchestra d’archi che l’orchestra sinfonica. Infatti a volte chi faceva quella d’archi arrivava a fare cinque ore di prove con solo cinque minuti di pausa. Logicamente chi faceva questi
ritmi arrivava alla fine delle prove stremato, quindi a mio parere questa cosa deve essere sistemata” (A.T.– violino – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“le prove erano lunghe circa 3 o 4 ore, divise tra orchestra d’archi e sinfonica. A mio parere però i momenti di pausa erano troppo pochi e di brevissima durata in proporzione al tempo passato a suonare” (M. – violoncello – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“per me il numero di prove e la loro durata sono stati gestiti correttamente; infatti, se avessimo partecipato a più prove che fossero durate meno tempo o viceversa, avremmo trascorso troppo tempo nella preparazione iniziale (primo caso), oppure saremmo stati troppo stanchi alla fine della prova (secondo caso)” (L.P.M. – pianoforte – orchestra sinfonica)
“l’unica cosa che cambieremmo forse sono alcuni orari. Per il resto i luoghi in cui si svolgono prove/concerti sono ben distribuiti su tutta la Brianza, così da permettere a tutte le persone di diverse scuole di trovare un punto di incontro” (M,, S.P., E., G. – violoncelli – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“parlando delle cose che migliorerei, alcuni orari non sono molto comodi” (V. – violino – orchestra sinfonica)
“forse sarebbe stato anche meglio fare qualche prova in più nel corso dell’anno” (G.T. – corno – orchestra sinfonica)
LA FATICA E L'IMPEGNO
“in alcuni momenti è stato un po’ faticoso, ma l’emozione provata durante l’esecuzione dei brani ha ripagato tutti gli sforzi” (G.M. – violino – orchestra sinfonica)
“prepararsi per un concerto significa provare insieme a casa per molte ore sacrificando il tempo libero; a volte riuscire a concliliare gli impegni scolastici e personali con gli incontri per suonare con l’orchestra è stato impegnativo, ma tutto ha avuto un senso quando davanti a parenti e amici
abbiamo suonato e ricevuto applausi per la nostra esibizione” (A.V.– violino – orchestra d’archi e Orchestra sinfonica)
“le prove fatte in giorni così ravvicinati, i successivi concerti e l’impegno scolastico (verifiche, interrogazioni) hanno richiesto tante energie” (S.D.R.– violoncello – orchestra d’archi)
“quest’esperienza è stata molto bella anche se impegnativa” (C. – violino – orchestra d’archi)
“qualche giorno prima del concerto ho avuto paura e volevo lasciare: sentivo che i professori non mi guardavano e non potevano aiutarmi. Per fortuna ho cambiato idea e quando, durante il concerto, mi sentivo persa guardavo gli altri e mi mettevo al passo” (F. – violino – orchestra sinfonica)
“l’ultimo concerto è finito molto tardi. Ero molto stanca la mattina, ma i professori a scuola non ne hanno tenuto conto e ci hanno addirittura messo verifiche il mattino seguente” (F. – violino – orchestra sinfonica)
“durante le prove è richiesta molta attenzione e cura del dettaglio e per questo serve impegno e costanza” (M.C. – M.I. – A.N. – violini – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“sicuramente mi ha fatto capire l’impegno che serve per fare parte di una vera orchestra, ma anche la soddisfazione di suonare dei brani che sono parte della storia della musica” (G. T. – corno – orchestra sinfonica)
I DIRETTORI E I PROFESSORI
“ti permette di suonare con altre persone e di studiare con un ottimo direttore” (P. – clarinetto – orchestra sinfonica)
“tutti noi ragazzi di età e scuole diverse, accompagnati dai professori e dal direttore, abbiamo collaborato per la riuscita dei concerti” (G.M.– violino – orchestra sinfonica)
“i professori sono stati sempre molto disponibili” (M. – violoncello – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“I professori mi hanno trasmesso la passione per la musica e dato sicurezza, in quei momenti in cui mi assegnavano dei pezzi nuovi, credendo in me” (A.V. – violino – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“i prof. poi sono stati impeccabili nel guidarci. Mi è solo dispiaciuto non aver avuto il tempo durante le prove, di prendere appunti sui preziosi consigli che ci davano sui brani” (S.D.R.– violoncello – orchestra d’archi)
“io ringrazio i professori e i collaboratori che mi hanno dato la possibilità di suonare in questa orchestra” (L.G. – violino – orchestra d’archi)
“alle prime prove i brani non venivano per niente bene (e questo è naturale), ma quello che mi ha stupito è stata la bravura del direttore nel far migliorare un gruppo di ragazzi in così poche ore. Un grande grazie va anche ai professori che hanno aiutato i ragazzi durante le prove e i concerti per realizzare questa faticosa impresa musicale” (L.P.M. -pianoforte – orchestra sinfonica)
“un ringraziamento particolare lo facciamo a tutti i professori e a tutte le persone in generale che si sono impegnati per far sì che tutto questo sia avvenuto”(M., S.P., E., G. – violoncelli – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“durante le prime prove, avevo sempre ansia di sbagliare qualcosa, ma dopo un po’ di tempo, tutte queste ansie sono scomparse, perché mi sono trovata davanti un direttore bravo e comprensivo, dei professori che mi stavano sempre accanto nel momento del bisogno, ma specialmente dei compagni bravi e simpatici che mi hanno accolto con piacere. Tutto questo mi ha aiutata parecchio e mi ha fatto raggiungere i miei obiettivi” (S. – violino – orchestra sinfonica)
“ovviamente non c’è l’avrei mai fatta senza l’aiuto della mia prof di strumento, perché mi ha sempre spronato a dare il massimo e di questo le sono molto grata” (S. – violino – orchestra sinfonica)
“tutti i professori sono stati sempre disponibili, gentili e pronti a chiarire ogni dubbio, dandoci anche preziosi consigli” (M.C. – M. I. – A.N. – violini – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“grazie ai professori e al Direttore abbiamo migliorato il nostro modo di suonare, ci siamo impegnati per raggiungere dei risultati e poi li abbiamo ottenuti anche divertendoci e facendo nuove amicizie” (G.T. – corno – orchestra sinfonica)
“per me l’esperienza è stata unica anche perché sarà il mio futuro da grande la sinfonica grazie anche all’esperienza fatta con il direttore Paolo il primo direttore diplomato in questa materia” (M. – trombone – orchestra sinfonica)
“ringrazio tutti i professori per avermi indirizzato bene su questo fronte della musica, poi ringrazio anche la prof di clarinetto che mi ha raccontato della sua esperienza nella musica e che ha studiato nella scuola dei miei sogni il conservatorio g verdi di Milano e ha tentato l’entrata alla Scala: purtroppo nel tentativo non ci riuscì ma comunque a lei non piacque fare musica così ma con i
ragazzi e così fece e ha avuto nell’edizione della Scala di conoscere l’attuale primo clarinetto” (M.- trombone – orchestra sinfonica)
I BRANI CHE ABBIAMO STUDIATO
“alla fine i brani li abbiamo eseguiti bene” (A. – clarinetto – orchestra sinfonica)
“sono stato contento di come abbiamo suonato” (P. – clarinetto – orchestra sinfonica)
“ho avuto anche modo di cimentarmi con brani di repertorio, che avevo sentito molte volte ma che mai avrei immaginato di suonare, come il valzer del Lago dei Cigni.” (A.T.– violino – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“per me è statto un piacere studiare i brani, vista la giusta difficoltà e la loro bellezza. Secondo me tutti i brani sono stati delle ottime scelte” (P. – clarinetto – orchestra sinfonica)
“abbiamo anche suonato brani molto conosciuti come per esempio il valzer del Lago dei Cigni e un medley di Morricone” (M. – violoncello – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“i brani sono piaciuti molto anche ai miei genitori e soprattutto a me” (R. – percussioni – orchestra sinfonica)
“mi ha permesso di migliorarmi, perchè i brani erano molto più complessi di quelli che suono a scuola” (F. – violino – orchestra sinfonica)
“a parer mio c’è una cosa da migliorare: le parti del mio strumento in tutti i brani erano accompagnamenti o “rinforzi” per i temi principali ma avrei preferito invece avere più parti differenti e soprattutto meno pause e momenti di silenzio. Si potrebbe migliorare con un semplice metodo: distribuire le parti in modo più equo e far fare un piccolo assolo per ogni strumento così da valorizzarlo al meglio” (K. – fisarmonica – orchestra sinfonica)
“io sono molto soddisfatto a parte il fatto che suonavanosolo i violini, i flauti e le trombe”. Bisognerebbe far suonare tutti gli strumenti” (T. – fisarmonica – orchestra sinfonica)
I COMPAGNI CHE ABBIAMO CONOSCIUTO
“in particolare io ho avuto modo di conoscere quelli che saranno i miei compagni al liceo musicale” (P. – clarinetto – orchestra sinfonica)
“ho conosciuto delle ragazze che il prossimo anno verranno con me al Liceo musicale Zucchi di Monza” (A.T.– violino – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“ho potuto conoscere nuove persone e stringere nuove amicizie” (M. – violoncello – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“suonare nell’orchestra provinciale mi ha permesso di conoscere nuovi compagni e professori di altre scuole e condividere l’esperienza apportando ognuno il proprio contributo.” (A.V. – violino – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“tra compagne ci bastava uno sguardo e un sorriso per diminuire la tensione e darci forza per dimostrare ai nostri insegnanti che ci tenevamo come loro alla buona riuscita del progetto” (A.V. – violino – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“ogni incontro che ho vissuto è stato fonte di scambio e di amicizie con gli altri ragazzi” (S.D.R.– violoncello – orchestra d’archi)
“mi è piaciuto perché ho conosciuto persone nuove e suonato insieme a loro. È stato bello realizzare l’idea di radunare tanti studenti provenienti da diverse scuole per divertirsi insieme” (C. – violino – orchestra d’archi)
“la musica apre la mente e fa sognare. Condividere con i miei compagni la possibilità di suonare in un’orchestra, mi ha permesso di amplificare questo pensiero. É stato bello ritrovarsi tra ragazzi di scuole ed età diverse alle prove e fare nuove amicizie” (B. – violino – orchestra d’archi)
“ho conosciuto persone che nonostante la fatica, le sgridate dal direttore d’orchestra, gli sbagli e l’imbarazzo sono sempre riuscite a rubarmi un sorriso o forse più di uno. Ho avuto modo di conoscere i miei futuri compagni che frequenteranno con me il Liceo Musicale” (S.I. – violoncello – orchestra d’archi)
“l’atmosfera ci è sempre sembrata tranquilla, è stato molto bello perché abbiamo fatto anche amicizia” (M., S.P., E., G. – violoncelli – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“con gli altri ragazzi dell’orchestra non ho socializzato particolarmente, ho solo parlato un po’ con la mia compagna di leggio e per il resto sono più che altro rimasta con le mie compagne di classe”(V. – violino – orchestra sinfonica)
“la maggior parte dei ragazzi erano molto più grandi ed esperti di me, ma con orgoglio ho notato che tra i secondi violini come me c’erano anche ragazzi delle superiori” (F. – violino – orchestra sinfonica)
“a nostro avviso, il clima che si crea mentre si suona ci permette di rimanere concentrati ma anche di ridere, scherzare e talvolta parlare con i compagni. Infatti oltre all’aspetto formativo abbiamo avuto modo di fare amicizia con gli altri ragazzi e di imparare da loro” (M. C. – M.I. – A.N. – violini – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
I CONCERTI
“all’inizio delle prime prove pensavo che non sarei mai arrivata a suonare bene i brani su un palco, invece i tre concerti fino ad ora eseguiti sono stati un grandissimo successo!” (M. – violoncello – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“quando abbiamo iniziato a suonare non avrei mai immaginato di poter diventare l’orchestra che ha suonato poi al concerto” (A. – clarinetto – orchestra sinfonica)
“il concerto in teatro è quello che ho preferito per l’atmosfera che si respira perché sul palco sento i compagni vicini e il suono degli strumenti si avverte meglio. Il cambio di luminosità delle luci crea una magia tra noi e la platea che non vediamo bene, ma sappiamo che c’è” (A.V. – violino – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“le emozioni che ho provato soprattutto ai concerti resteranno impresse dentro di me” (S.D.R.– violoncello – orchestra d’archi)
“è stata una grande esperienza di crescita poter suonare in tanti, non solo per se stessi, ma per un pubblico molto vasto in luoghi diversi” (B. – violino – orchestra d’archi)
“in sole cinque prove e tre concerti ho fatto le mie prime grandi esperienze in questo mondo perché, oltre a progetti scolastici, non avevo mai fatto un vero concerto e soprattutto non avevo mai suonato in un teatro” (S.I. – violoncello – orchestra d’archi)
“i concerti sono stati molto emozionanti e diversi da quello che ho personalmente sempre fatto” (N. – pianoforte – orchestra sinfonica)
“è difficile organizzarsi anche con alcuni concerti, soprattutto con quelli in mezzo alla settimana” (V. – violino – orchestra sinfonica)
“tutti e tre i concerti mi sono piaciuti tantissimo, specialmente l’ultimo, perché eravamo in un vero e proprio teatro e mi ha fatto capire la grandissima opportunità che mi era stata data” (S. – violino – orchestra sinfonica)
“quello che sinceramente mi è pesato molto sono stati i tempi morti tra le diverse orchestre, e il fatto che l’ultimo concerto è finito molto tardi” (F. – violino – orchestra sinfonica)
“i concerti farli un po’ più distaccati tra di loro (non da un giorno all’altro)” (T. – fisarmonica – orchestra sinfonica)
QUESTA ESPERIENZA TI È SERVITA? LA RIFARESTI? LA CONSIGLIERESTI AD ALTRI COMPAGNI?
“la consiglierei ai miei compagni e la rifarei.” (A. – clarinetto – orchestra sinfonica)
“è un’esperienza che mi sento di consigliare ai futuri studenti che avranno questa opportunità” (P. – clarinetto – orchestra sinfonica)
“è un’esperienza che rifarei assolutamente e che mi sento di consigliare ai miei compagni più piccoli, perché permette di acquisire una maggiore padronanza dello strumento e aiuta anche a mettersi in gioco” (G.M. – violino – orchestra sinfonica)
“per me questa esperienza è stata molto positiva perché ho avuto modo di confrontarmi con strumenti diversi dal mio, ma anche di socializzare con persone nuove” (A.T.– violino – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“la consiglierei sicuramente agli studenti degli anni futuri. Però non so se gli alunni più piccoli di terza o seconda media potrebbero reggere i ritmi delle prove” (A.T.– violino – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“partecipare a queste orchestre costa molti sacrifici ma nonostante tutto è stata davvero una bellissima esperienza” (M. – violoncello – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“rifarei questa bellissima esperienza che porto dentro orgogliosa e lo consiglio anche ai compagni più giovani di aderire all’iniziativa della scuola e di partecipare perché avranno la possibilità di arricchire il loro bagaglio, misurarsi sulle loro capacità ed essere responsabili dei ruoli assegnati dagli insegnanti per mantenere l’impegno.” (A.V.– violino – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“non vedo l’ora l’anno prossimo di continuare con queste esperienze e spero che parteciperanno i più piccoli con la stessa adrenalina che abbiamo avuto noi” (S.I. – violoncello – orchestra d’archi)
“personalmente ho ritenuto l’esperienza dell’orchestra provinciale molto formativa ed entusiasmante. Mi ha aiutato molto ad aprirmi anche con altre persone e soprattutto penso di essere migliorata un pochino al pianoforte. Lo consiglierei e soprattutto lo rifarei altre volte perché mi sono trovata davvero bene.” (N. – pianoforte – orchestra sinfonica)
“sono stato veramente contento di questo progetto anche se all’inizio sembrava un po’ noioso; comunque mi sono ricreduto subito visto che le persone erano gentili e simpatiche ed è stato un piacere suonare con tutti!” (R. – percussioni – orchestra sinfonica)
“consiglierei a chiunque di farlo, so che può sembrare solo un impegno in più, ma in realtà è un’esperienza grandiosa da non perdere!” (R. – percussioni – orchestra sinfonica)
“questa esperienza ha permesso inoltre di conoscere nuovi compagni e amici, di fare progressi col proprio strumento nell’ambito della musica d’insieme e di alimentare la passione per la musica che è indispensabile per diventare parte di qualcosa più grande di un unico musicista: l’orchestra. Per tutti questi motivi, mi piacerebbe rivivere queste emozioni e partecipare di nuovo all’iniziativa Brianza in Musica. Consiglio a tutti i musicisti più giovani di provare questa esperienza (se vi capita l’occasione) perché non sarà di sicuro tempo perso e probabilmente non vi capiterà un’altra occasione del genere” (L.P.M. – pianoforte – orchestra sinfonica)
“personalmente rifaremmo questa esperienza per le conoscenze e i legami creati. Crediamo che questa orchestra serva anche per aumentare il livello di competenze del proprio strumento” (M., S.P., E., G. – violoncelli – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“abbiamo imparato molto, perché abbiamo avuto l’occasione di maturare ma anche di comprendere e conoscere gli altri strumenti che suonavano con noi. Siamo molto contenti dell’esperienza vissuta e possiamo dire che consiglieremmo a chiunque di farne parte” (M., S.P., E., G. – violoncelli – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“l’esperienza dell’orchestra sinfonica è stata molto bella e mi ha aiutato molto a migliorare dal punto di vista tecnico” (V. – violino – orchestra sinfonica)
“è stata veramente una bella esperienza che spero di rifare” (V. – violino – orchestra sinfonica)
“l’orchestra provinciale è stata un’esperienza unica. Mi ha aperto ancora di più gli occhi nel mondo della musica” (S. – violino – orchestra sinfonica)
“è un’esperienza che rifarei e rifarei altre mille volte” (S. – violino – orchestra sinfonica)
“l’orchestra provinciale mi ha fatto progredire… in meglio” (S. – violino – orchestra sinfonica)
“è stata un’esperienza molto emozionante che ripeterei volentieri e che consiglierei” (F. – violino – orchestra sinfonica)
“siamo state molto contente di aver partecipato e ci piacerebbe ripeterlo anche l’anno prossimo, se fosse possibile come ex alunne. Noi consigliamo senza dubbio questa esperienza a tutti gli studenti perché aiuta sotto molti punti di vista, forma e permette di consolidare le proprie competenze” (M.C. – M.I. – A.N. – violini – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)
“partecipare a questo evento è stato sicuramente una bellissima esperienza dovuta ai tanti strumenti partecipanti ma anche alla serietà e precisione in ogni dettaglio durante prove e concerti” (K. – fisarmonica – orchestra sinfonica)
“spero di rivedere questa meraviglia e grazie di tutto. Vorrei ripetere l’esperienza anche l’anno prossimo essendo uno di trasferta perché non sarò più di provincia” [NdR: M. il prossimo anno frequenterà il liceo musicale Ciceri di Como, perciò si definisce “uno di trasferta”] (M.– trombone – orchestra sinfonica)
“suonare nell’orchestra provinciale di Monza Brianza è stata un esperienza unica e fantastica; infatti la musica trasmette moltissime sensazioni e a me ha trasmesso soprattutto voglia di continuare a suonare per scoprire nuove emozioni e fare nuove amicizie che possano condividere con me un po’ di questa passione” (G.T. – corno – orchestra sinfonica)
“se posso aggiungere io una cosa magari da riferire ai coordinatori di questo progetto è che sarebbe importante lasciare la possibilità anche a chi esce dalle medie di poter continuare a partecipare anche l’anno prossimo. Sarebbe un modo per incentivare i nostri ragazzi a non abbandonare questa passione. Se ci fosse questa possibilità mia figlia sarebbe lieta di continuare. Grazie per averli accompagnati e sostenuti in questo percorso di crescita.” (Mamma di G.T. – corno – orchestra sinfonica)
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“partecipare all’Orchestra d’archi mi ha fatto provare emozioni intense” (B. – violino – orchestra d’archi)
“di sicuro è stata l’esperienza più emozionante della mia vita” (L.G. – violino – orchestra d’archi)
“riuscire a suonare in una orchestra insieme ad altri studenti che hanno la mia stessa passione è
un’emozione incredibile” (L. G. – violino – orchestra d’archi)
“credo che però la cosa più bella e affascinante di questi momenti sia la connessione che condividiamo tutti sapendo di poter parlare una lingua che non è fatta solo di note e precisione ma anche di cuore, emozione e adrenalina. Adrenalina che si prova nei camerini, adrenalina che si prova prima di suonare o l’adrenalina che sale dalla pancia e arriva fino alla faccia e intanto che suoni ti stampa un sorriso sul volto” (S. I. – violoncello – orchestra d’archi)
“per molti sono le ultime esperienze nel campo musicale ed è per questo che auguro a chi non praticherà più lo strumento di non dimenticarsi le emozioni che abbiamo provato quando ridevamo dietro le quinte, quando l’orchestra jazz ha suonato e tutti noi all’unisono abbiamo battuto le mani ma anche quando il direttore ci chiedeva di rifare il brano che non ci piaceva o quando tornavamo stanchi dopo un concerto” (S.I. – violoncello – orchestra d’archi)
“la cosa che più mi ha colpito è stato l’impegno che ogni ragazzo ha messo per raggiungere un obiettivo comune: diventare parte di una vera orchestra in vista dei concerti” (L.P.M. – pianoforte – orchestra sinfonica)
“l’orchestra provinciale mi ha fatto amare ancora di più il mio strumento e mi ha fatto capire quanto sia importante per me la musica” (S. – violino – orchestra sinfonica)
“spero di poter rifare quest’esperienza anche l’anno prossimo e provare le stesse identiche emozioni di quest’anno” (S. – violino – orchestra sinfonica)
“abbiamo imparato molto, non solo per quanto riguarda la musica ma anche per esempio a gestire l’ansia durante gli spettacoli” (M.C. – M.I. – A.N. – violini – orchestra d’archi e orchestra sinfonica)